Cosa sta succedendo in Iran?
Questa è un po' la domanda che si stanno facendo tutti in questo periodo: cosa sta succedendo in Iran?
Per offrire alcune informazioni sul presente e sul passato dell'Iran Ala, fondatrice di Shirin Persia, emigrata in Italia otto anni fa, è stata intervistata da Davide Tonna nel blog "Impronte Verticali".
Riportiamo qui una sintesi dell'intervista, divisa in due parti, che è possibile leggere nella sua completezza nel blog ai link in fondo alla pagina riportati.
L'intervista "Cosa sta succedendo in Iran?"
Ma partiamo quindi dalla domanda "Cosa sta succedendo in Iran?" e lo chiediamo ad Ala che in Iran ha la sua famiglia e molti amici con cui è in contatto costante.
Ala: Tutto è iniziato dall'uccisione di una ragazza curda, Mahsa Amini, da parte della polizia morale a Teheran. Questo drammatico avvenimento ha generato un fronte unico di protesta come non si era mai visto in Iran...
Quali sono gli slogan, i temi principali della protesta che sta succedendo in Iran?
Ala: Lo slogan principale è "Donna, vita, libertà", questo slogan nacque nel 1987 in Kurdistan. In seguito lo slogan fu esportato un po' in tutto il mondo e oggi è tornato protagonista in Iran. Questa protesta va molto oltre il tema delle libertà femminile e del velo islamico, ora la gente vuole molto di più, ora rifiuta la repubblica islamica nella sua totalità...
Quindi l'assassinio di Mahsa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso di una società esasperata?
Ala: Quello che sta succedendo in Iran riguarda molto di più delle rivendicazioni delle donne. Fino a qualche anno fa la gente chiedeva libertà e giustizia. Ora, con una crisi economica senza precedenti, le persone chiedono anche condizioni di vita dignitose per tutti.
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Le grandi contraddizioni dell'Iran
Molti credono che in Iran le donne non possano fare cose come studiare, lavorare, guidare. Invece la grande contraddizione è che nonostante le donne subiscano gravi soprusi, come nel caso di Mahsa, sono protagoniste nella società, puoi descriverci questa contraddizione?
Ala: ...Il livello delle donne in Iran è molto superiore a quello che si pensa in occidente. Per fare un esempio le donne all'università sono la maggioranza perchè per entrare all'università si deve superare un esame molto duro. Ogni anno questo esame è superato da una maggioranza femminile e così lo stato ha dovuto mettere un limite massimo per consentire anche a un numero sufficiente di uomini di accedere all'università. Mi dispiace che il valore delle donne iraniane sia giudicato a volte solo dal fatto che devono indossare un velo...
Quello che vorrei fare capire è il valore e il grande sforzo delle donne iraniane che sanno crescere e farsi valere in tutto il mondo.
Ad esempio molti non sanno che il livello medio delle donne in Iran oggi è molto superiore a quello che vi era all'epoca dello Scià, nonostante all'epoca il velo non fosse obbligatorio.
I teenagers protagonisti di ciò che sta succedendo in Iran
Questa volta le manifestazioni stanno coinvolgendo più persone rispetto al passato.
Ala: Sì, il coinvolgimento della popolazione iraniana nelle proteste è molto superiore rispetto alle proteste precedenti. Il motivo è dovuto principalmente a questi aspetti:
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Le disastrose condizioni economiche dell'Iran...
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Il coinvolgimento per la prima volta dei teenagers. Questa generazione, cresciuta con internet, non vuole obbedire ed è capace di dire di no. Molti li stanno ringraziando per la loro lezione di coraggio.
- Per la prima volta nella storia delle manifestazioni in Iran sono coionvolti anche piccoli centri e piccole città...
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La risposta della polizia alle manifestazioni
Ala: L'esercito non è stato utilizzato per la repressione. Il motivo del mancato coinvolgimento sembra che potrebbe essere dovuto al fatto che i vertici militari si sentono vicini al popolo e rifiutino di intervenire con la violenza...
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Ci sono due forze di polizia che intervengono nelle manifestazioni. Una è la polizia di stato, l'altra è la guardia della rivoluzione islamica, i "Pasdaran". Sono questi ultimi che intervengono con estrema violenza sui manifestanti e non solo. Fra i Pasdaran vi sono anche "mercenari" di lingua araba che arrivano da altri paesi. Questi mercenari sono gli agenti i più violenti nella repressione.
Capelli e velo islamico: i simboli delle proteste che stanno succedendo in Iran
La struttura organizzativa delle manifestazioni in Iran
Ala: E' opinione comune che il punto più positivo di queste manifestazioni è che non esiste un leader, tutti sono leader.
In passato, quando una manifestazione nasceva da un leadera, lo stato lo arrestava e tutto finiva.
Oggi invece, quello che sta succedendo in Iran, è una protesta nata da una rete senza vertici. Le persone si mobilitano, partecipano, condividono idee, discutono e collaborano.
Inoltre abbiamo imparato che è pericoloso affidare il destino di un popolo a un leader, nessuno sa veramente dove può volere arrivare una singola persona. Questo lo abbiamo imparato dalla rivoluzione islamica.
A quanto sembra ora in Iran è diverso rispetto al passato: si sta realizzando una rete estesa di protesta in cui tutti collaborano...
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Ala Azadkia in Iran a Khorashad insieme a un gruppo di artigiane collaboratrici di Shirin Persia
I rischi del cambiamento che sta succedendo in Iran
Le minacce esistono e ne siamo consapevoli. Per esempio nelle proteste si stanno intromettendo figure estere come Anonymus, gruppo Hacker dietro cui non si sa chi ci sia, ed Elon Musk solo per citarne due che per ora hanno fatto semplicemente proclami. Sicuramente il rischio maggiore è che la protesta perda la sua autonomia e sia pilotata da interessi esteri...
L'Iran è uno dei pochi paesi del medio oriente con una certa stabilità e fuori dall'influenza degli USA. Tenendo conto che movimenti come le primavere arabe e la destibilizzazione della Siria sono state influenzate dalla lunga mano della CIA e degli USA c'è da preoccuparsi.
Ala: Sì, è vero. Sappiamo però ormai che i servizi segreti israeliani conoscono benissimo il nostro paese e lo tengono sotto controllo. Ci chiediamo quanto realmente siamo fuori dall'influenza estera o se sia tutta un'illusione.
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Questa è solo una parte dell'intervista ad Ala su quanto sta succedendo in Iran. Se vuoi leggere l'intervista completa, divisa in due parti, la puoi trovare ai link:
Bibliografia consigliata:
Iran, la mia lotta per i diritti umani