Un'intervista speciale da un blog speciale
Questa settimana siamo stati intervistati da un interessantissimo blog di viaggi "Emotion Recollected in Tranquillity... luoghi storie e sapori dal mondo" dall'amica Giovy, da sempre viaggiatrice curiosa e consapevole.
Giovy ci ha fatto domande molto particolari che ci hanno dato l'opportunità di raccontare alcuni aspetti del nostro progetto a cui teniamo molto. Abbiamo raccontato la genesi del progetto e molti particolari che lo riguardano. Abbiamo avuto anche modo di raccontare alcuni particolari dell'Iran che vi convinceranno a visitarlo. Le domande più "intime" sono state:
Giovy: Ho l'impressione che vogliate far conoscere l'Iran in un modo più intimo, più fatto di cuore: è così?
Ala: Parto dal primo motivo elencato dalla Lonely Planet per visitare l'Iran: " Qualunque gara avesse in palio il titolo di popolo più simpatico del mondo, vedrebbe gli iraniani tra i finalisti. Durante il viaggio in Iran saranno proprio le persone a colpirvi maggiormente, il loro calore e la loro ospitalità, la loro prontezza a mettere da parte le ostilità fra le singole nazioni per accogliervi a braccia aperte. Dappertutto vi chiederanno cosa pensate dell'Iran e vi offriranno the e cibo Lasciandovi intendere che siete loro ospiti. Il popolo iraniano è semplicemente la parte migliore di un viaggio in Iran." Queste parole sono verissime e lo sono ancora di più nelle zone dove la vita è rimasta semplice e autentica come la zona della regione del sud Khorasan, Qa'en dove si coltiva l'oro rosso.
Davide: Ogni volta che vado mi sento a casa, la grandissima ospitalità degli iraniani e in qualche modo la loro somiglianza con gli italiani mi fa sempre stare molto bene laggiù. Capisco pochissime parole in Persiano, ma riesco a sentire le persone, i loro cuori e a comunicare con loro attraverso sguardi e sorrisi.
Giovy: Vorrei sapere da voi 2 luoghi iraniani che vi sono rimasti nel cuore. E perché, ovviamente.
Ala: Prima di tutto i paesini Baraz e Koro nella provincia di Qa'en, dove abbiamo raccolto lo zafferano insieme ai viaggiatori italiani: c'è una natura bellissima, paesaggi ricamati dai tappeti viola dello zafferano, e le persone, nonostante i problemi economici che li gravano, sono molto allegri e ridono tantissimo. Laggiù portiamo avanti insieme ad una ONG chiamata "Sepehr" l'obiettivo del turismo sostenibile. Ho visto che lavorando insieme col cuore per un obiettivo pulito, si possono raggiungere buonissimi risultati.
Poi il paese di Esfahk: una piccola città crollata a causa di un terremoto 40 anni fa e in fase di ricostruzione con tecniche tradizionali in terra cruda e paglia. Lì ho visto la forza dell'unione della gente che ha dato di nuovo respiro a un paesino morto.
Ma questo è solo un'assaggio leggete l'intervista intera nel bellissimo blog di Giovy!